Manipolazione dell'informazione e fact checking: fare politica con i pomodori.

Manipolazione dell'informazione e fact checking: fare politica con i pomodori.

post a cura di Stefano Usai

 

Questa settimana troviamo all'interno della nostra classifica l'articolo del Fatto Quotidiano che parla, con tanto di video allegato, del pomodoro di Pachino e della poca tutela che l'UE riserva a questo prodotto di eccellenza italiano.

Nell'articolo, attraverso un'intervista, si asserisce che ormai non conviene nemmeno dal punto di vista economico raccogliere i pomodori dato che il prezzo al kg, a causa delle massicce importazioni da paesi esteri, dall'Africa guarda caso e dal Camerun per precisione, ha fatto crollare il prezzo al mercato.

Peccato che questa notizia sia stata prontamente smentita. Evidentemente questa volta i giornalisti di Repubblica hanno saputo fare il loro dovere meglio dei loro colleghi del Fatto, così hanno verificato le fonti. Si è scoperto che in realtà questa falsa news è partita da un europarlamentare del M5s (Ignazio Corrao) che attraverso il suo blog denunciava l'invasione dei pomodori africani. L'articolo è stato smentito dal Mipaaf che ha affermato che nessun pomodoro ciliegina viene importato dall'Africa così come dal sindaco di Pachino Roberto Bruno, che punta il dito contro la strumentalizzazione politica della falsa notizia: "È vergognoso l'atteggiamento fare propaganda sulla pelle dei nostri agricoltori. Stiamo fronteggiando la crisi dei prezzi, che mette in difficoltà tante imprese del nostro territorio. Non servono bufale, ma serietà".

Come stiamo osservando attraverso i dati che emergono dalla nostra ricerca che confermano la letteratura di supporto, le forme di manipolazione politica passano talvolta da temi che non sono strettamente ragion di stato. Questa notizia purtroppo, nonostante sia palesemente falsa e sia stata inoltre smentita, si trova al quarto posto tra le notizie che hanno generato più reaction, al settimo tra quelle con più commenti e al terzo tra quelle più condivise della settimana lasciandoci col dubbio che molte persone siano state, ancora una volta, erroneamente influenzate da notizie imprecise o false veicolate dalla scarsa attenzione di politici prima e giornalisti poi.